U16 campione d’Italia: la felicità di mister Gambirasio
"Il titolo una gioia indescrivibile: è stata la vittoria di tutti"
"Vincere questo titolo è stata una gioia indescrivibile". Così come l'emozione che al fischio finale Alessio Gambirasio, allenatore dell'Under 16 che ha conquistato questo primo storico scudetto, non è riuscito a trattenere. "Ci vorrà qualche giorno per rendersi veramente conto di quello che è stato fatto. Ricevere poi a fine partita la telefonata del presidente Percassi per complimentarsi e ringraziarci, è stata una bellissima sorpresa e ci ha fatto un enorme piacere. Per noi è motivo di orgoglio aver portato il primo titolo italiano U16 a Zingonia ed essere entrati, nel nostro piccolo, nella storia. I ragazzi sono stati davvero bravissimi: questa è stata la vittoria del gruppo. Questo titolo è una soddisfazione enorme, ma non ci dimentichiamo che l'obiettivo vero del settore giovanile è quello di formare dei calciatore e quindi la gioia più grande sarebbe vedere qualcuno di questi ragazzi esordire in prima squadra".
Uno scudetto arrivato battendo il Milan in finale dopo aver eliminato squadre forti come Roma e Inter: "Quando vinci un titolo superando avversari di questo livello, vuol dire che te lo sei meritato. Non so se eravamo i più forti, ma in queste finali siamo stati i più bravi. Se riesci a ribaltare le partite contro Roma, Inter e Milan dopo essere andati sotto, significa che ci sono dei valori importanti. La finale è stato un po' il riassunto del nostro percorso, in cui ci siamo trovati spesso a dover rincorrere. Ma alla fine è sempre emersa la forza di questo gruppo. La svolta è stata a Cagliari lo scorso dicembre quando abbiamo perso male una partita che fino a sei minuti dalla fine vincevamo per 2-0. La sesta sconfitta nel girone d'andata. Ma ci mancava davvero poco per fare il salto di qualità e i ragazzi lo hanno capito. Ci siamo guardati in faccia e da allora siamo stati ancora più uniti e abbiamo fatto un percorso senza più inciampi, a parte la sconfitta con la Roma nell'andata dei quarti che comunque ci è servita per darci lo slancio finale".
"Questa è la vittoria di tutti - mister Gambirasio condivide la gioia con chi lo ha accompagnato in questo percorso - e l'abbraccio finale con tutto lo staff è significativo e racchiude un po' tutti i sacrifici fatti in questi anni. Ci tengo a ringraziare tutte le persone che hanno portato avanti il lavoro con me e che sono state importantissime e hanno avuto grandi meriti in questo successo".
"Ringrazio di cuore anche i genitori dei ragazzi, i nostri amici, insomma tutte quelle persone che sono venute a sostenere la squadra a San Benedetto del Tronto, che si sono fatti 1200 chilometri e che magari il giorno dopo sono andati comunque a lavorare. La loro presenza e il loro tifo ci hanno dato quella spinta in più. E poi naturalmente un pensiero e un ringraziamento va alla mia famiglia: mia moglie Silvia e i miei figli Davide e Noemi che mi hanno sempre supportato e mi sono sempre vicini".
"Per me - conclude il tecnico nerazzurro - questo successo ha un significato particolare. Sono nato a Zingonia, l'Atalanta ce l'ho dentro. Ho vissuto il settore giovanile prima da giocatore ma non ho mai avuto la fortuna di vincere qualcosa, né di fare poi il calciatore professionista. Ritornare in altra veste e vincere uno scudetto da allenatore ha chiuso un po' il cerchio. Il sogno che avevo da bambino di fare il calciatore non si è realizzato, ma da allenatore ho realizzato qualcosa di ancora più grande".